Rhapsody ha annunciato ieri l'acquisizione di Napster, l'accordo prevede però un passaggio di consegne per gli utenti e non del servizio. Il 16 di Dicembre chiuderanno così gli uffici di Napster a Los Angeles e San Diego e sarà l'ultimo giorno per i circa 120 dipendenti dell'azienda.
Rhapsody infatti, non avrebbe pagato per il sevizio e avrebbe effettuato uno scambio di azioni con Best Buy (che aveva comprato Napster nel 2008) al fine di acquisire i circa 400.000 utenti del servizio di fruizione musicale. Napster, quando venne acquisito da Best Buy poteva vantare una base utenti di oltre 700.000 utenti.
Napster, con il suo logo a forma di gatto con le cuffie, sparirà così definitivamente. Superato negli ultimim anni da Spotify e da iTunes, i lettori con più memoria storica si ricorderanno come fu proprio Napster a portare la musica digitale sui PC collegati ad internet.
Il servizio fondato da Shawn e John Fanning nel 1999 portò agli utenti la possibilità di avere accesso ad una enorme mole di canzoni, aprendo così l'eterna questione del diritto d'autore e di come gli artisti avrebbero guadagnato dalla diffusione dei contenuti digitali.
Nel 2001 Napster venne spento completamente, come risultato di un processo legale; nel Settembre del 2002 Roxio, un'azienda che si occupa dello sviluppo di software musicale, ha comprato il brand e il logo Napster per circa 5 milioni di dollari. Ecco che allora Napster è cominciato a divenire un sistema di distribuzione musicale a pagamento: Best Buy ha comprato Napster nel Settembre del 2008 per una cifra di 121 milioni di dollari.
Fonte: internet
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